Anche stasera mi state aspettando
Sono abituato a farmi attendere
Da primadonna sul tappeto rosso
Invocato dalla stampa
Temuto per i suoi capricci
Sono la vostra speranza più rosea
E il timore più cupo e nefasto
Mi sento fischiare le orecchie
Anche oggi mi tirate in ballo
Parlate di quanto devo essere bello
E di come irromperò sul palco
Ribaltandovi lo spettacolo
Da tragedia a commedia brillante
Sì, perché brillo
Ma non della mia luce
Rifletto le vostre fiammelle fioche
Barlumi flebili di posticce rinascite
E brillo, sì
Finisco brillo ogni notte
Ubriaco dei vostri laidi desideri
Ad insultar la luna
Detesto avvertire sulle mie spalle
Il peso delle vostre banali aspettative
Ecco perché mi volatilizzo
Fuggevole Araba Felice
Felice di rinascere celere da cenere
Di giungere sempre
E non restare mai
Sparlate pure di me
Nessuno mi ha mai visto
Gli attori siete voi
Io sono il Fantasma dell’Opera
Che muove da dietro le quinte
Gli ingarbugliati fili di voi marionette
Il punto è che io
Non so mettere un punto
Al massimo tre
Per la sospensione
Continuate a fare il mio nome
Non potrete certo definirmi
Vengo al mondo ogni mattina
E al primo vagito son già muto
Muto e mi zittisco
Ormai pronto per la sepoltura
Io son l’unica creatura
Che appena nasce muore
Al sorgere del sole svanisco
E poi risorgo
Lazzaro inafferrabile
Molti mi vedono come
“un altro giorno”
Io preferisco chiamarmi
Il Domani
Roberto Ragazzo
(Poesia inedita tratta da Sol Invictus, spettacolo
multimediale sul tema degli opposti andato in scena
per la prima volta il 19/12/2015 al Planet Soul di Gallarate).