OSSERVATA SPECIALE

Guardati. Stronza. Non ti vergogni neanche un po’?
È la seconda volta, oggi, che mi passi davanti senza degnarmi di uno sguardo.

Eppure ero io ad avere addosso il sapore delle tue lacrime, la sera dell’addio di quel bastardo.
O quando la tua presunta amichetta del cuore ti ha tradita, rivelando cosa pensavi della tua spocchiosa compagna di banco alla diretta interessata.
O ancora prima, il giorno in cui a 13 anni tua madre ti ha trovato le sigarette in borsa e ti ha reclusa un mese in casa. Continua a leggere

MUSICA LIQUIDA

No, non è la solita apologia del vinile e dei sapori antichi da Mulino che vorrei (ovvero quello senza Banderas). Il problema qui è più serio. Ascoltiamo musica distratti, come un perenne sottofondo ingurgitato mentre si fa tutt’altro. I CD? Oggetti d’antiquariato, più impolverati dei tomi Treccani che riposano in pace sull’ultimo ripiano della libreria Billy. Continua a leggere

E IL CERCO SI CHIUDE

Era ancora lì.

Si era appena tastato meccanicamente lo sterno, con un tic involontario che ripeteva sempre nei momenti di nervosismo per accertarsi che il ciondolo fosse sempre al suo posto.

Era un penny inglese degli anni ’30 e apparteneva alla collezione numismatica del nonno.
Chissà dov’erano finite le altre monete, pensò.
Probabilmente in eredità a un vecchio zio, che le aveva accettate a malincuore come parte del pacchetto puntando a qualcosa di più sostanzioso.
Pazienza. A lui era rimasto l’unico pezzo del quale il proprietario fosse davvero orgoglioso. Continua a leggere