“Ti ricorda niente questo rumore?” vorresti chiedermi. “Certo che sì”, risponderei.
Eravamo tanto vicini, io e te. Vicini senza mai poterci toccare davvero. Per essere felici ci bastava accarezzarci i capelli, lasciandoci dondolare da quel suono così dolce. L’uno sempre accanto all’altra, sebbene così lontani.
Com’era bello ammirarti da qualche metro di distanza, quando il lento scorrere delle stagioni faceva cambiare il tuo aspetto proprio sotto i miei occhi. Sei sempre stata strana, sai? Quasi nuda quando fuori faceva più freddo, fin troppo sgargiante e vestita al primo sole della primavera.
Ti avrei abbracciata, se solo avessi potuto.
Dicono non si possa sentire un senso di vuoto quando si è in compagnia. Sbagliano.
Ho trascorso i miei anni migliori accanto a te e a tanti altri e non ho mai smesso di sentirmi solo.
Aforitmi 