Tom è uno come tanti.
Responsabile di una linea di produzione robotica in un’azienda tessile, lavora a tempo pieno: quattro ore al giorno. Dirige da dietro lo schermo un’orchestra di sarti umanoidi che confezionano senza sosta stoffe pregiate destinate all’esportazione.
La vocazione è un’altra, però, come spesso accade. È musicista, o almeno si definisce tale.
Ha iniziato a suonare la chitarra nel 2040, quando aveva 15 anni. Sognando di imitare lo stile di Van Halen, dinosauro della sei corde in un lontano passato, ha acquistato a novantanove centesimi l’applicazione “PlayLike” per il suo dispositivo personale: collegato allo strumento, il programma attiva un campo magnetico in grado di fargli replicare fedelmente ogni fraseggio del chitarrista scelto dal menu spostandogli fisicamente le dita sulla tastiera in acero. Divertente, per le prime due settimane, poi di una noia mortale. Come tutto, del resto. Continua a leggere